WHISKY WEEK
Per partecipare a tutti gli eventi Whisky Week è obbligatorio che i visitatori esibiscano il Green Pass corredato da un valido documento di identità. Non verranno accettate autocertificazioni o stampe di esiti di esami di laboratorio.
Tutti gli eventi della Whisky Week verranno svolti nel pieno rispetto delle normative Covid-19 in vigore.
L’organizzatore crede nella ripresa, desidera stimolarla e chiede la collaborazione di tutti i partecipanti. Tutti siamo consapevoli e speranzosi di un lento ritorno verso la normalità, l’Organizzatore ha strutturato un evento in ampi spazi – anche all’aperto – che non genererà il normale assembramento dei festival in sala. Dovessero essere introdotte, a fine agosto, nuove restrizioni nazionali o locali allo svolgimento di eventi in presenza e dovesse l’Organizzatore valutare necessario lo spostamento della data o la cancellazione dell’evento Whisky in Villa, ogni partecipante e ogni azienda potrà beneficiare dell’immediato rimborso delle quote già versate (clausola #COVIDnoPANIC).
Il decreto-legge 22 aprile 2021, n.52 ha disposto l’applicazione di misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Il Veneto è in zona bianca. L’evento Whisky Week è equiparato ad una “fiera”, la presenza del varco d’accesso e l’occupazione di spazi privati, rendono obbligatorio il possesso della certificazione verde COVID-19 (Green Pass).
La Certificazione verde COVID-19 è richiesta in Italia per partecipare alle feste, per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.
È inoltre necessaria per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici.
Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 è valida come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.
Aggiornato domenica 22 agosto 2021
Come si ottiene il Green Pass?
La Certificazione dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino (almeno 15 giorni prima) oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure di essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti.
La Certificazione verde COVID-19 si applica a tutte le attività e i servizi autorizzati in base al livello di rischio della zona. È richiesta in “zona bianca” ma anche nelle zone “gialla”, “arancione” e “rossa”, dove i servizi e le attività siano consentiti. La Certificazione verde COVID-19 non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.
Green pass per eventi all’aperto, le FAQ ufficiali del Governo
L’accesso a sagre e fiere anche locali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19 in base all’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021.
Nel caso in cui tali eventi si svolgano all’aperto in spazi privi di specifici e univoci varchi di accesso, come, ad esempio, nelle piazze e vie pubbliche, gli organizzatori (pubblici o privati) si limitano a informare il pubblico, con apposita segnaletica, dell’esistenza dell’obbligo della certificazione verde COVID-19 per accedere alla fiera o sagra in questione. In caso di controlli a campione, sarà sanzionabile soltanto il soggetto privo di certificazione e non anche gli organizzatori che abbiano rispettato gli obblighi informativi.
L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 si applica anche alla partecipazione a ogni tipo di eventi che si svolgono all’aperto in spazi non delimitati e senza precisi varchi d’ingresso (ad esempio in parchi, strade o piazze)?
L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 per accedere agli spettacoli aperti al pubblico, stabilito dall’articolo 5 del decreto-legge n. 52 del 2021, a seguito della modifica introdotta dall’art. 3 del decreto-legge n. 105 del 2021, si riferisce a luoghi che consentono, per la loro conformazione, di limitare l’ingresso da parte degli spettatori (sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e altri locali o spazi anche all’aperto).
L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 non si applica, invece, nel caso in cui gli eventi si svolgano in luoghi all’aperto privi di specifici e univoci varchi di accesso, come ad esempio in piazze, vie o parchi pubblici, a cui possono accedere anche soggetti per fini diversi da quello di assistere all’evento che non è quindi destinato ad un pubblico predefinito e contenuto in spazi dedicati in modo esclusivo all’evento stesso.
Per sagre e fiere locali vige l’obbligo della certificazione verde COVID-19.
Cosa è e quando viene rilasciata la green card Covid-19?
– Validità: estesa a 9 mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale
– Rilasciata alla prima dose vaccinale, con validità a partire da 15 giorni dalla vaccinazione
– Durata della certificazione legata al tipo di vaccino: ad es. con il vaccino Johnson & Johnson che prevede una sola dose la validità sarà di nove mesi a partire dai 15 giorni successivi alla somministrazione, mentre per gli altri vaccini bi-dose la validità sarà legata alla tempistica delle somministrazioni delle seconde dosi che variano da vaccino a vaccino.
Si ricorda che le altre condizioni per il rilascio delle certificazioni verdi Covid-19, oltre alla vaccinazione, sono:
– guarigione dall’infezione
– effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.
Se ho una o più green card, posso non indossare la mascherina, non igienizzare frequentemente le mani, non rispettare il distanziamento fisico?
No, le misure di igiene vanno sempre rispettate, in quanto non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di prima infezione nei vaccinati o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, nè può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. Ugualmente, non è escluso il rischio di prima infezione e, conseguentemente, il rischio di trasmissione in chi abbia un tampone negativo.
Pertanto, tutti i cittadini devono continuare a:
– indossare le mascherine
– rispettare il distanziamento fisico
– igienizzare frequentemente le mani
anche se in possesso di una certificazione verde Covid-19.